Il simbolo CE indica che i prodotti (D.P.I.) sui quali è apposto, rispettano lo standard europeo che regola la loro progettazione e la loro produzione.
LA COMUNITÀ EUROPEA
Nel 1989 la Comunità Europea ha pubblicato due direttive riguardanti la fabbricazione e l’uso durante il lavoro di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.):
La direttiva 89/686/CEE sulla fabbricazione di D.P.I.
La direttiva 89/656/CEE sulla utilizzazione di D.P.I. durante il lavoro.
LA NORMATIVA
Le direttive sui D.P.I. stabiliscono con termini generali:
«Le richieste essenziali che devono essere osservate per vendere D.P.I. all’interno dell’unione Europea e per impiegare D.P.I. sul luogo del lavoro; queste sono state recepite nell’ordinamento legislativo Italiano rispettivamente con Decreto Legislativo 475/92 e 626/94».
VALUTAZIONE DEI RISCHI
L’individuazione e la scelta dei dispositivi individuali di protezione è conseguente ad una prima analisi dei fattori di rischio presenti in tutte le fasi di lavorazione ed alla verifica della messa in atto di tutti gli accorgimenti tecnici ed organizzativi necessari per eliminare o ridurre al minimo qualsiasi rischio.
L’analisi preventiva è indispensabile sia per individuare, sia per scegliere con correttezza, i D.P.I.
LE CATEGORIE DI RISCHIO
I D.P.I. sono stati suddivisi in tre categorie (Articolo 4 Decreto Legislativo 475/92):
PRIMA CATEGORIA
Appartengono alla PRIMA CATEGORIA, i D.P.I. di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità.
Dichiarazione di conformità rilasciata dal fabbricante sotto la propria responsabilità (nessun intervento di organismi notificati).
SECONDA CATEGORIA
Appartengono alla SECONDA CATEGORIA, i D.P.I. che non rientrano nelle altre due categorie. (Rilascio di attestazione CE di tipo da parte di un organismo notificato solo all’atto della progettazione del DPI).
TERZA CATEGORIA
Appartengono alla TERZA CATEGORIA, i D.P.I. di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o lesioni gravi di carattere permanente.
Rilascio di attestazione CE di tipo da parte di un organismo notificato con controllo almeno annuale del prodotto nelle seguenti forme a scelta del fabbricante:
CONTROLLO DEL PRODOTTO FINITO
CONTROLLO DEL SISTEMA DI QUALITÀ
Protezione per:
– lavorazioni meccaniche leggere e superficiali.
– manipolazione soluzioni detergenti diluite a debole azione.
– manipolazione di piccoli componenti leggermente caldi (max 50 °C.)
– attività esterna invernale con temperature media (max 0 °C.)
Protezione dalle aggressioni fisiche e meccaniche causate da abrasione, taglio da lama liscia, strappo e perforazione
Livelli di prestazione | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
A | Resistenza all’abrasione (n° cicli) | 100 | 500 | 2000 | 8000 | |
B | Resistenza al taglio da lama (fattore) | 1,2 | 2,5 | 5,0 | 10,0 | 20,0 |
C | Resistenza allo strappo (Newton) | 10 | 25 | 50 | 75 | |
D | Resistenza alla perforazione (Newton) | 20 | 60 | 100 | 150 |
Note:
In caso di impigliamento sarebbe opportuno che la resistenza allo strappo del guanto fosse la più bassa possibile così da liberare facilmente l’operatore.
“0”= il guanto non ha superato il test / “X”= il guanto non è stato provato
La prestazione alla resistenza chimica è determinata da 3 fattori:
Penetrazione: consiste nel movimento di una sostanza chimica o di un microrganismo attraverso
materiale poroso, cuciture buchi o altre imperfezioni del guanto ad un livello non molecolare.
Degradazione: cambiamento irreversibile e deleterio di una o più proprietà meccaniche del
materiale del guanto dovuto al contatto con una sostanza chimica.
Permeazione: processo secondo il quale la sostanza chimica si muove attraverso il materiale
del guanto di protezione a un livello molecolare (coinvolge le fasi di assorbimento, diffusione
ed espulsione). Il relativo indice di permeazione misura il passaggio della sostanza chimica
nel corso del tempo attraverso il materiale del guanto.
Indice di protezione EN | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 |
Tempo di permeazione | <10 | 10 | 30 | 60 | 120 | 240 | >480 |
Nota: 480 minuti equivalgono a 8 ore di lavoro in immersione simulate in laboratorio (condizioni di prova standard), il riutilizzo di un guanto deve essere soggetto a tutte le valutazioni e cautele del caso.
Banco di prova, requisiti e metodi di prova per protettori delle gambe, per ghette, per calza- ture, per guanti e per abbigliamento protettivo
Vibrazioni al sistema mano-braccio, misura e valutazione della trasmissibilità delle vibra- zioni dai guanti al palmo della mano (assenza di amplificazione delle vibrazioni nella gamma delle medie frequenze [31.5-200 Hz] ed attenuazione minima del 60 % nella gamma delle alte frequenze [200-1250 Hz]).
Destrezza, dimensioni, taglie e lunghezze minime, invecchiamento, marcatura di guanti e confezioni
Protezione delle mani contro il calore e la fiamma in una e/o più delle seguenti
situazioni: fuoco, calore per contatto, calore convettivo, calore radiante, piccoli spruzzi,
grandi proiezioni di metallo fuso.
Nota: “0”= il guanto non ha superato il test / “X”= il guanto non è stato provato
– Requisiti e metodi di prova dei guanti in oggetto, include gli standard EN 420, EN388 ed EN 374
– Efficienza di attenuazione e uniformità della distribuzione del materiale di protezione nel
guanto (piombo), integrità del guanto, permeabilità al vapore acqueo, resistenza all’ozono.
Requisiti funzionali e metodi di prova dei guanti in oggetto per la protezione da calore e fiamma viva, include gli standard EN 420, EN388 ed EN 407 oltre che permeabilità all’acqua
Lista positiva materiali per alimenti, livelli di migrazione globale e specifica, simulanti alimentari e relativi fattori di riduzione, metodi e condizioni di prova, marcatura e responsabilità
En 60903 – GUANTI DI PROTEZIONE CONTRO I RISCHI ELETTRICI
Guanti con una capacità di isolamento elettrico sufficiente a proteggere l’operatore che possa accidentalmente venire a contatto con parti in tensione. L’ utilizzo è quello delle attività manuali sugli impianti di BT (bassa tensione) e MT (media tensione), accidentalmente sotto tensione,di primaria e secondaria distribuzione.
CLASSE | Spessore (mm) | Tensione di prov. (V) | Tensione massima d’uso (V) |
00 | 0,5 | 2.500 | 500 |
0 | 1,00 | 5.000 | 1.000 |
1 | 1,50 | 10.000 | 7.500 |
2 | 2,30 | 20.000 | 17.000 |
3 | 2,90 | 30.000 | 26.500 |
Protezione delle mani contro il freddo convettivo, per contatto fino a–50° C e liquidi molto freddi. I guanti sono realizzati con materiali termicamente isolanti per evitare la dispersione del calore delle mani. Solitamente impiegati in ambienti di lavoro molto freddi: celle frigorifere, oggetti e liquidi molto freddi,ambienti esterni a temperature molto basse.
INDICI DI PRESTAZIONE | A Freddo convettivo Isolazione termica ITR in m2 C/w |
B Freddo da contatto Resistenza termica Rin m2 C/w |
C Impermeabilità all’acqua |
0 | ITR < 0,10 | R < 0,025 | nullo |
1 | 0,10 < ITR < 0,15 | 0,025 < R < 0,050 | promosso |
2 | 0,15 < ITR < 0,22 | 0,050 < R < 0,100 | – |
3 | 0,22 < ITR < 0,30 | 0,100 < R < 0,150 | – |
4 | 0,30 < ITR | 0,150 < R | – |
Nota: “0”= il guanto non ha superato il test / “X”= il guanto non è stato provato
Prova della resistività superficiale,metodo di prova della resistenza elettrica attraverso un materiale (resistenza verticale) e misurazione dell’attenuazione della carica
Guanti e proteggi-braccia di maglia metallica, di altri materiali, requisiti ergonomici dei ma- teriali e di lavaggio, prove di taglio da impatto, marcatura ed istruzioni per l’uso.
> Protezione da puntura e taglio da lama di coltelli a mano. Particolarmente indicati nel caso di utilizzo di coltelli a mano nell’ industria della lavorazione della carne,del pesce,dei crostacei; nei mattatoi;nel disossamento manuale della carne;nella ristora- zione industriale.
• Requisiti e metodi di prova dei guanti in oggetto, include requisiti degli standard EN 420, EN388 ed EN 374
• Sistemi di saldatura manuale a gas e ad arco (Tig, Mig, Mag)